Mindfulness in movimento

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TAI CHI QUAN

Insegnante: Debora Orlando

Tai Chi Chuan o “Taiji Quan”  è nato dall’incontro tra le arti marziali sviluppatesi in Cina e le pratiche per la salute e la longevità della medicina tradizionale cinese. Ne è risultata un’arte marziale di autodifesa non aggressiva e violenta, che può dare al “debole” – non dotato cioè di grandi masse muscolari – la capacità di vincere il “forte”.

Il Tai Chi Chuan non è soltanto un’arte marziale,da più di un secolo è infatti considerato una disciplina piacevole ed allo stesso tempo particolarmente efficace per migliorare il proprio benessere psico-fisico, per acquisire agilità e senso dell’equilibrio e per proteggersi dalle infermità. Questa è la ragione principale per cui è praticata da milioni di persone in tutto il mondo.

Uno dei simboli del principio “Tai Chi”, ben noto anche ai nostri giorni, è l’immagine di un cerchio entro il quale Yin, nero, e Yang, bianco, sono contemporaneamente presenti e si rincorrono l’uno con l’altro in perfetta armonia.

L’assenza di tensioni fisiche e di sforzi muscolari significativi derivante dall’applicazione di questo principio, fa si che il Tai Chi Chuan possa essere praticato da persone di tutte le età, sia pure a livelli diversi di intensità.

Chi pratica questa disciplina ne avverte presto, anche se gradualmente, i primi benefici, in particolare l’accrescimento della capacità di controllo del corpo, della sua vitalità ed elasticità, della abilità di coordinare i movimenti di tutte le sue parti, e del senso dell’equilibrio.
Il corpo diventa più flessibile ed aumentano sensibilità agli stimoli esterni e prontezza di riflessi.

Un ruolo significativo del Tai Chi Chuan, ben conosciuto ed apprezzato nella tradizione cinese e sempre più valorizzato anche da parte della scienza medica occidentale, è quello di essere un aiuto alla prevenzione ed alla cura di numerose infermità, da quelle del sistema respiratorio a quelle del sistema scheletrico. Questo ruolo è confermato anche da innumerevoli ricerche condotte negli ultimi decenni da organizzazioni scientifiche, soprattutto statunitensi.

Il Tai Chi Chuan è consigliato come supporto alle terapie mediche di varie malattie, oltre che come aiuto alla prevenzione degli stress, da istituti ospedalieri di grande reputazione – ad esempio dalla Harvard Medical School e dalla Clinica Mayo di Rochester-Minnesota.

Un altro possibile effetto di una pratica del Tai Chi Chuan condotta appropriatamente, che anch’esso richiede tempi non brevi per manifestarsi pienamente, riguarda la nostra capacità di avere relazioni serene ed efficaci con gli altri.

METODO FELDENKRAIS

Insegnante: Fausto Alimeni.

Approccio orientato all’apprendimento e alla conoscenza di sè attraverso il movimento basato sulla profonda integrazione fra movimento, sensazioni, sentimento e pensiero.
Ideale per chi vuole ritrovare piacevolezza nei movimenti e comodità nella propria quotidianità, per chi desidera maggiore efficienza fisica e mentale, vitalità e creatività.

Adatto a persone di qualsiasi età e in qualsiasi condizione fisica: bambini , adulti, anziani.
Non ha controindicazioni perchè rispetta l’essere umano adattandosi alle sue peculiari caratteristiche.
È inoltre un valido supporto per le persone di ogni età che, a causa di traumi, dolori, disturbi neurologici, hanno limitazioni delle capacità motorie e percettive.
Trattandosi di un’attività che infonde uno stato di benessere, è utile per ridurre lo stress emotivo e fisico.
Il Metodo Feldenkrais aiuta anche a migliorare l’espressione artistica e la consapevolezza nella danza, nel canto, nel teatro e a incrementare le prestazioni fisiche nella pratica-performance sportiva.

DANZA BUTOH

Insegnante: Anna Costantino.

Il Butoh è una forma di espressione corporea nata nel Giappone del dopo-guerra post-nucleare con Taztzumi Hjikata e Kazuo Ono, in contrapposizione sia alla tendente occidentalizzazione che alla cultura tradizionale giapponese conformista e reazionaria.

Stravolge i canoni del teatro classico Giapponese pur assorbendone molti elementi tecnici e parte dell’immaginario di riferimento.

La  parola Butoh è formata da due ideogrammi: “BU” che si riferisce alla parte superiore del corpo e rappresenta il collegamento con il cielo, con il mondo Apolline e “TOH” che si riferisce alla parte bassa del corpo, agli arti inferiori e rappresenta il legame con la terra, col mondo Dionisiaco.

Il Butoh si allontana dalla ricerca di equilibrio. Il danzatore è spinto a guardarsi dentro, ad ascoltarsi e dunque ad esprimersi attraverso il movimento, abbandonando i consolidati concetti di bellezza e armonia per dare luogo a movenze che rasentano perfino il concetto di “orribile”. Richiede autenticità, professa il ritorno alle origini; non è quindi una tecnica ma una relazione profonda fra il corpo e la natura.

LOCANDINA BUTOH

Categoria

Pratica Gratuita Martedì alle ore 7,30

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